Adnkronos – 23 Dicembre 2018

CAMBI: IN ITALIA 323 SPORTELLI DI CAMBIAVALUTE, RECORD A ROMA CON 79

maggiore concentrazione nelle città d’arte come Venezia, Firenze, Milano e Napoli, Roma, 23 dic. (AdnKronos) – In Italia sono 323 gli uffici di cambiavalute in attività: il record spetta alla provincia di Roma, con ben 79 sportelli, di cui l’ultimo è stato aperto appena una manciata di giorni fa al civico 17 di via delle Muratte sotto l’insegna Best and Fast Change. Proprio la società con sede a Firenze, tra i più importanti cambiavalute in Europa, è presente nella capitale con 11 uffici:
“Roma è l’ombelico del turismo internazionale – afferma l’amministratore unico di Best and Fast Change, Fabrizio Signorelli -.
Questo nuovo sportello a un passo dalla Fontana di Trevi si aggiunge a quelli già attivi presso gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino e punti nevralgici del centro storico come piazza di Spagna, via Ottaviano e via Nazionale”.

Best and Fast Change vanta 31 uffici in tutto il Paese (ovvero quasi il 10% di quelli operativi complessivamente) e nel 2017 ha rafforzato la propria posizione nel contesto continentale con un fatturato di 55 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno sono state 240 mila le transazioni complessive effettuate agli uffici Best and Fast Change in Italia, con un incremento del 55%.

Best and Fast Change rileva sulla base del registro dell’OAM (Organismo degli Agenti e dei Mediatori) che dal 2016 ad oggi gli uffici per il cambio valuta sono aumentati del 14,5%. Alle spalle di Roma, le città con il maggior numero di sportelli sono Venezia (38), Milano (28), Firenze (27) e Napoli (26); in doppia cifra anche Varese con 15, concentrati soprattutto all’aeroporto di Malpensa, e Torino con 11.
A farla da padrone sono naturalmente le città d’arte, specialmente quelle che possono contare sulla vicinanza di hub aeroportuali. Lo sviluppo dei cambiavalute è collegato non soltanto all’aumento dei flussi turistici nel Belpaese, che nel 2017 è arrivato ad ospitare 58,7 milioni di visitatori stranieri:
“I viaggiatori extraeuropei che arrivano nel nostro Paese non possono più cambiare il loro denaro in banca – spiega Fabrizio Signorelli -. Gli istituti di credito, infatti, non effettuano più questo servizio perché non è redditizio e viene ormai riservato ai soli correntisti. Lo conferma anche uno studio che abbiamo realizzato interpellando 50 filiali dei principali 30 principali istituti di credito italiani. Il 96% ci ha risposto che non cambia le valute straniere se non ai propri clienti. Questo rende indispensabile il servizio dei cambiavalute per qualunque turista proveniente da un Paese al di fuori della zona euro. I servizi offerti dagli uffici di cambio ai turisti si rivelano preziosi anche perché favoriscono l’economia dei luoghi visitati e lo sviluppo del turismo”.

– Adnkronos


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